IL TERRITORIO

Valtellina, Valchiavenna e Lago di Como

panoramica della Valtellina

Valtellina

Dalla brezza del lago di Como ai 1800 metri di altitudine di Livigno nello spazio di 120 km: basta questo dato per mettere in evidenza la straordinaria ricchezza e varietà della Valtellina. La particolarità di questa valle, unica nel suo genere in tutto l’arco alpino, risiede nella sua disposizione da est a ovest: la protezione da parte dei due versanti, la catena retica a nord e quella orobica a sud, favorisce un microclima ideale per le coltivazioni e il pascolo, anche in altura.

Bassa Valtellina

La Bassa Valtellina si estende dal vertice settentrionale del lago di Como fino al comune di Ardenno e ha in Morbegno il proprio centro urbano di riferimento. La zona è caratterizzata dalla presenza della soliva Costiera dei Cech, sul versante retico, e dalle numerose valli laterali tra cui spiccano la Val Masino, con le sue acque purissime e le sue rocce, e la Valle del Bitto, con i pascoli verdeggianti dove è nato l’omonimo famigerato formaggio d’alpeggio valtellinese. La felice esposizione dei versanti alpini e la vicinanza del lago di Como rendono il clima di questo territorio particolarmente mite e temperato favorendo l’agricoltura e l’allevamento a diverse quote altimetriche, come testimonia la diffusione capillare di produttori di latte anche in alta montagna.

Bassa Valtellina - alpeggi sulle Alpi
La Media Valtellina - le montagne rigogliose valtellinesi

Media Valtellina

Dal capoluogo Sondrio a Tirano, questa porzione di territorio è variegata ma accomunata dalla centralità del corso del fiume Adda e dalla dolcezza dei pendii. Qui, da secoli, generazioni di viticoltori si dedicano alla coltivazione dell’uva sui terrazzamenti inclinati sottratti alla montagna e consolidati con i caratteristici muretti a secco: il frutto di tanto lavoro e tanta fatica è il rinomato vino valtellinese, dallo Sforzato al Valtellina Superiore. Ma la zona esprime la sua marcata vocazione rurale anche mediante la coltivazione del fondovalle e il pascolo: merito soprattutto delle condizioni ideali offerte dalla natura e dalla morfologia del territorio.

Alta Valtellina

La vocazione turistica di questa zona, amplificata da stazioni sciistiche famose in tutto il mondo come Bormio, Livigno e Santa Caterina Valfurva, non va a scapito della tradizione contadina e di allevamento che ancora oggi è perpetuata. Le montagne dell’Alta Valtellina regalano maestosi panorami, ma anche e soprattutto pascoli in abbondanza fino oltre 3000 metri e alpeggi d’alta quota, meta delle transumanze dal fondovalle nel periodo estivo. La generosità dell’acqua – dalle sorgenti dell’Adda alle fonti termali bormine, passando per i nevai del Parco Nazionale dello Stelvio – completa le straordinarie ricchezze naturali del territorio.

Il territorio nell'Alta Valtellina
Valtellina, Valchiavenna e Lago di Como

Valchiavenna

Una valle diversa e preziosa che corre dal lago di Como fino ai valichi di Spluga e Maloja, che la mettono in contatto con la Svizzera. La Valchiavenna è una miniera di tesori, naturali e frutto dell’azione dell’uomo, che custodisce gelosamente e svela solo a chi sa riconoscerne il valore: cime spettacolari, natura rigogliosa e acqua in abbondanza.

Gli scenari naturali

La Valchiavenna è un territorio di grande interesse naturalistico nonché di elevata varietà: si va dal lago alla montagna senza soluzione di continuità, toccando i 2114 metri del Passo dello Spluga, che dà accesso alla valle del Reno superiore, e i 1815 del Passo del Maloja, che la mette in comunicazione con l’Engadina e con St. Mortiz. Nel mezzo, tante meraviglie della natura: le impetuose cascate dell’Acquafraggia, le Marmitte dei Giganti scavate da secoli di erosione da parte dell’acqua, la natura incontaminata della Val Bregaglia, le cave di pietra ollare, una qualità del serpentino estratta e lavorata da secoli in queste zone.

Valchiavenna e i suoi scenari naturali
I famosi crotti della Valchiavenna

I crotti

La città di Chiavenna, autentica perla dell’omonima valle, sorge su un’enorme frana di età antichissima. Tra i massi e le rocce soffia, ancora oggi, una corrente d’aria naturale chiamata “sorèl”, che mantiene costante la temperatura di queste zone intorno agli 8° C: un vero e proprio frigorifero naturale, fresco d’estate e tiepido in inverno, che gli abitanti della città hanno sfruttato da secoli per la conservazione degli alimenti. Oggi i crotti sono sinonimi di socialità e di buona cucina, a base dei prodotti tipici del territorio.

Le eccellenze enogastronomiche

La tradizione regna sovrana in Valchiavenna, in particolar modo in campo culinario. Secondo molti studiosi fu proprio in queste zone che nacque la “brisaola”, antenata dell’oggi celeberrima Bresaola della Valtellina, salume IGP prodotto esclusivamente in provincia di Sondrio. E se a fondovalle si possono gustare pizzoccheri, gli storici biscottini di Prosto e il raffinato Passito di Vertemate, anche le quote più alte offrono prodotti di grande gusto e genuinità: formaggi d’alpeggio, patate di montagna e il rinomato violino di capra.

Eccellenze gastronomiche in Valtellina: la bresaola
Scorci del lago di Como dalle montagne

Lago di Como

Sicuramente il lago più profondo d’Italia, probabilmente anche quello più famoso: il Lago di Como è location amata da poeti e romanzieri, divi del cinema e gente comune per la proverbiale bellezza dei suoi panorami, per il microclima mite e per lo straordinario equilibrio creatosi tra uomo e natura.

Bellagio

Laddove il Lario si divide nei suoi due rami, quello comasco e quello “che volge a mezzogiorno”, su un promontorio affacciato sulle acque lacustri sorge la ridente Bellagio. Chiamata “la perla del lago” e popolata da facoltosi turisti provenienti da tutto il mondo, Bellagio ha il fascino incantevole di una location di classe e romantica, ma al tempo stesso conserva anche tratti più selvaggi: la zona circostante si caratterizza per la presenza di collina e montagna, dove la natura incontaminata diventa ancor più protagonista.

Oasi Pian di Spagna in valchiavenna
Allevamenti sull'Alto Lario

Alto Lario

Come rivela il nome, si tratta della zona più settentrionale del Lago di Como, quella dove il bacino si fa più aperto e largo. Le due sponde qui si specchiano nelle acque lariane l’una di fronte all’altra: a ovest i paesi che si affacciano sul lago si susseguono l’uno dopo l’altro, da Dongo a Gera Lario passando per Gravedona, con alle spalle montagne rigogliose solcate da valli laterali; verso oriente, invece, il paesaggio è più aspro e solcato da numerose insenature, con il caratteristico golfo del laghetto di Piona e l’imponente monte Legnone a presidiare l’intero territorio.

Oasi del Pian di Spagna

L’area compresa tra il lago di Mezzola, all’imbocco della Valchiavenna, e la propaggine più settentrionale del Lago di Como prende il nome di Riserva naturale del Pian di Spagna: un’area pianeggiante di origine alluvionale laddove un tempo i due bacini lacustri erano un tutt’uno. Nel corso dei secoli il fiume Adda ha accumulato detriti e originato questo lembo di terra, dove oggi si può apprezzare una straordinaria varietà faunistica: l’umidità dell’ambiente e la sua conservazione ne fanno un’autentica oasi naturale per varie specie di uccelli migratori, rettili, anfibi, ma anche di cervi.

Il territorio montano con vista su Bellagio